Perché La Terra Trema?
L’Italia, un paese a forte rischio sismico.
La nostra penisola è purtroppo situata in un’area soggetta all’interazione e alla conseguente collisione tra la placca africana spinta verso nord sulla placca euroasiatica. E’ proprio questo movimento che ha dato origine all’appennino Italiano, in particolare osserviamo il sottoscorrimento della microplacca adriatica (parte della placca africana) sotto a quella euroasiatica. L’appennino è una catena montuosa “giovane” che ha iniziato a formarsi circa 60 milioni di anni fa e tutt’oggi si trova in continua evoluzione. I movimenti convergenti tra placche generano dunque forze potentissime in grado di fratturare rocce e farle scorrere lungo superfici chiamate di rottura (faglie attive). Questi scorrimenti possono essere lenti, ma talvolta anche veloci, ed in quest’ultimo caso possono sprigionare notevole energia accumulata dando origine a terremoti. Le attività sismiche sono dunque la testimonianza più evidente di questa mutazione dinamica del nostro territorio e causa di potenziali danni per le aree edificate. Anche le più grandi pianure Italiane rientrano nelle aree sismicamente attive così che il nostro paese diviene oggi classificato come uno dei territori a maggior rischio sismico.
L’azione sismica – effetto di sito.
Il moto sismico al suolo è fortemente influenzato dalle caratteristiche geologiche e topografiche del sito. Terreni eterogenei deformabili, differenti rigidezze e continuità degli strati superficiali possono amplificare anche notevolmente il moto sismico.
Pericolosità Sismica in Italia.
La classificazione sismica del territorio italiano operata con l’Ordinanza 3274/2003 elimina la categoria “non classificato”e introduce quattro zone di pericolosità sismica decrescente:
Zona 1 – È la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti
Zona 2 – Nei Comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti
Zona 3 – I Comuni inseriti in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti
Zona 4 – È la zona meno pericolosa
Il Sistema Edificio – Terreno.
Richiede un approfondimento geotecnico della fondazione del costruito e dunque del suo volume significativo per meglio conoscere l’interazione dinamica terreno-struttura. Intervenire dunque nel volume significativo del terreno di fondazione di una costruzione diviene aspetto decisivo per l’impostazione del progetto complessivo dell’opera. Come?
Interventi sul Terreno e sull’Edificio.
L’inadeguatezza delle fondazioni di una costruzione e/o la presenza di importanti dissesti attribuibili in particolare a cedimenti differenziali o assoluti chiamano ad un intervento di stabilizzazione e consolidamento del terreno di fondazione.
Inoltre per le medesime ragioni occorrerà intervenire anche sulle quelle strutture in elevazione che dovessero comportare alterazioni dello schema statico del fabbricato, oppure più in generale modifiche delle sollecitazioni trasmesse alle fondazioni.
Seismic Defender, La soluzione innovativa per il consolidamento del terreno di fondazione che contribuisce al miglioramento sismico della costruzione.