Liquefazione dei terreni e cedimenti del terreno.
Un fenomeno sismico distruttivo da non sottovalutare.
Dopo il drammatico sisma del 2012 in Emilia Romagna è ritornato all’attenzione della popolazione e delle Istituzioni il rischio della liquefazione dei terreni, fenomeno insolito ma molto pericoloso anche per un territorio densamente costruito come il nostro. Con il verificarsi di un terremoto con magnitudo superiore a 4,2 della scala Richter c’è infatti la possibilità che alcuni terreni sabbiosi e ricchi di acque perdano molto rapidamente resistenza e, comportandosi come un liquido denso, lascino sprofondare gli edifici e le costruzioni soprastanti, contemporaneamente all’espulsione anche violenta di fanghi e sabbie in superficie.
Più precisamente la liquefazione è lo stato fisico in cui può venire a trovarsi un terreno sabbioso saturo quando la sua resistenza al taglio si riduce drasticamente per effetto dell’incremento e dell’accumulo delle pressioni interstiziali per causa di un sisma. Si tratta di un fenomeno spesso distruttivo e devastante che dipende dalla combinazione di fattori ‘predisponenti’ (natura dei terreni) e fattori ‘scatenanti’ (sisma); in mancanza di uno solo di tali fattori i terreni non arrivano a liquefazione.
Grazie ai più moderni strumenti diagnostici e alle conoscenze in campo sismico è possibile stimare previsioni del rischio di liquefazione dei terreni e proteggersi dagli effetti distruttivi legati a questo fenomeno partendo per l’appunto da una opportuna scelta dei siti di nuova costruzione e/o con interventi mirati di consolidamento sui terreni liquefacibili e sulle opere di fondazione esistenti.
Quando e dove può manifestarsi la liquefazione.
in generale senza voler essere compiutamente esaustivi:
- In presenza di paleoalvei o alvei recenti
- In zone paludose o bonificate
- Nelle prossimi di arginature e paleoarginature
- Nelle piane di esondazione
- Sui litorali, apparati dunari ed interdunari
- Nei depositi sabbiosi pleistocenici e olocenici sciolti con profondità della falda < 15.0 m
Quando si è in presenza di eventi sismici di intensità almeno superiore alla soglia minima che determina il fenomeno, sperimentalmente si è rilevato il ripetersi dell’evento negli stessi siti ove risultano notizie storiche che tali fenomeni si sono già verificati.
Gli effetti della Liquefazione dei terreni.
- crateri, vulcanelli, fuoriuscite di acqua e sabbia
- grandi oscillazioni e rotture del terreno
- abbassamenti e sollevamenti del terreno
- movimenti orizzontali del terreno (lateral spreading)
- movimento di masse fluide / collasso in pendii naturali e
artificiali - perdita di capacità portante delle fondazioni
- galleggiamento di opere sotterranee
- collasso di opere di sostegno e banchine portuali
Interventi sul Terreno per Mitigare il Rischio.
L’esperienza acquisita in occasione del sisma 2012 in Emilia Romagna ha consentito alla nostra azienda di sviluppare un nuovo prodotto di iniezione per migliorare anche notevolmente le prestazioni meccaniche dei terreni liquefacibili e riportarli in soglia di sicurezza normativa. La soluzione consente di ottenere molti vantaggi sia di tipo prestazionale che applicativo di cantiere:
- a differenza delle iniezioni di cementi, la resina nel metodo LIQUEMIT non viene iniettata in pressione. Questo consente il vantaggio di intervenire in modo mini invasivo e non distruttivo.
- a differenza delle iniezioni di cementi la resina LIQUEMIT è molto più leggera, visibile alle indagini geofisiche, a maturazione molto più veloce e dunque non dispersiva.
- a differenza delle soluzioni più tradizionali la soluzione LIQUEMIT consente di essere messa in opera anche e sopratutto sul costruito per la protezione del patrimonio edificato con particolar riguardo a tutti quegli edifici di valore artistico e storico culturale. La soluzione LIQUEMIT di GEOSEC consente di intervenire sia esternamente che internamente alle costruzioni e con la minima invasività.
Liquemit, per mitigare il rischio liquefazione dei terreni.