MIGLIORAMENTO SISMICO FONDAZIONI – CAPANNONE – LIMIDI (MO)

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MIGLIORAMENTO SISMICO FONDAZIONI

Background

L’edificio a vocazione industriale si trova all’interno di un complesso di 5 stabilimenti produttivi ed è stato interessato dall’evento sismico del 2012 senza produzione di particolari danneggiamenti. Tuttavia il progettista ha inteso avviare l’intervento di miglioramento sismico complessivo partendo da un miglioramento delle condizioni meccaniche del terreno di fondazione per poi giungere ad un 60% della capacità sismica di un edificio di nuova costruzione secondo le più recenti normative di riferimento.

Stato di fatto.

Edificio presentante una struttura portante in elevazione costituita dal classico schema travi-pilastri fondato su 37 plinti isolati di base variabile come visibile nella pianta di seguito riportata. Nello specifico si hanno:

  • 7 plinti di base 2,36×2,36 m;
  • 20 plinti di base 2,78×2,78 m;
  • 2 plinti di base 2,6×2,6 m;
  • 2 plinti di base 2,8×2,8 m;
  • 6 plinti di base 2,28×2,28 m.

Tutti i plinti risultano fondati ad una profondità di 2 m dal p.c. Sulla base di conoscenze geologiche locali, dovute a precedenti indagini, il terreno “di fondazione” rientra fra quelli di tipo “coesivo”, a matrice prevalentemente argillosa-limosa. La morfologia dell’area è pianeggiante.

L’intervento GEOSEC.

Considerata l’elevata estensione del capannone e la necessità di garantire la funzionalità dello stesso durante le lavorazioni senza interruzioni invasive, si è proceduto a suddividere l’area di lavoro in 4 blocchi con la conseguente necessità di impiantare 4 stazioni di rilevamento ERT e di prevedere 4 siti di indagini penetrometriche DPM30 pre – durante – post intervento. Gli stendimenti ERT sono stati progettati utilizzando 48 elettrodi ed un passo misto tra essi di 1-2 m al fine di avere la profondità d’indagine sufficiente ad indagare tutto il volume di terreno oggetto d’intervento e di raggiungere quindi la profondità massima di circa 6 m dal p.c.

Le 4 indagini tomografiche ERT di bianco hanno permesso di evidenziare la presenza di volumi di terreno con valori resistivi tipici di suoli argillosi ad elevato contenuto d’acqua. In corso d’opera le indagini hanno invece consentito di apprezzare variazioni in conseguenza delle iniezioni di resina grazie alla conseguente riduzione del contenuto d’acqua al di sotto dei plinti di fondazione e tale da rendere l’argilla meno suscettibile alle variazioni di volume stagionali.

Le 4 sessioni di indagini penetrometiche pre-intervento hanno invece permesso di verificare i valori di pressione ammissibile di partenza e quindi di tarare l’intervento in funzione degli obiettivi da raggiungere. Tali prove hanno evidenziato un contesto litologico abbastanza uniforme sotto tutto l’immobile con valori di portanza del terreno scarsi fino ad una profondità di circa 3,5 m dal p.c. e valori maggiormente performanti per gli strati più sottostanti. Si è quindi deciso di infittire il numero dei livelli di consolidamento ed aumentare i quantitativi di resina tra la quota d’appoggio fondazione e i 3,5 m dal p.c. prevedendo iniezioni di resina a 2,3/2,5/3/3,5/4/5 m dal p.c. estendendo in questo modo gli effetti del trattamento a tutto il volume significativo.

Dopo aver verificato i valori di pressione ammissibile di partenza ed aver quindi noto il gap da colmare per il raggiungimento degli obiettivi, al fine di tarare l’intervento per tutti i 14 plinti oggetto di trattamento è stato eseguito un test site calibrativo sul plinto 33.

Il test site così come il resto dell’intervento è stato condotto sotto il continuo monitoraggio ERT 4D f(x,y,z,t) e son state inoltre previste 4 sessioni di prove penetrometriche DPM30 intermedie al fine di verificare gli incrementi di resistenza alla punta dopo aver eseguito le iniezioni di resina sui tre livelli più superficiali.

In conclusione l’intervento calibrato sul plinto 33 è stato poi esteso agli altri 13 plinti oggetto d’intervento sfruttando l’uniformità litologica e meccanica dei terreni di fondazione. Sono stati iniettati complessivamente 5038 kg di prodotto raggiungendo gli obiettivi richiesti dal tecnico progettista su tutti i volumi di terreno trattati. Nello specifico, gli incrementi medi di pressione ammissibile sullo strato sono compresi tra il 150 % ed il 200%.

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